Secondo il Canale della Storia, l'invasione della Russia nel 1812 da parte della Grande Armata di Napoleone di Francia aveva lo scopo di costringere il leader russo Czar Alexander I al tavolo dei negoziati per risolvere le differenze tra le due nazioni. L'attacco fu disastroso, alla decimazione dell'esercito di Napoleone e infine al suo esilio dalla Francia nel 1814.
Numerosi problemi tra Russia e Francia hanno portato all'invasione di Napoleone. I russi avevano rotto l'impegno di embargo la Gran Bretagna, tornando al commercio con l'isola perché l'embargo stava danneggiando anche l'economia russa. I russi hanno inoltre pesantemente tassato i beni di lusso importati dalla Francia, facendo scendere la domanda. Napoleone allora irritò la Russia creando il ducato di Varsavia dalle terre prussiane, che secondo Alexander avrebbe potuto provocare una rivolta del nazionalismo polacco. Persino l'offerta di Napoleone di sposare una sorella di Alessandro fu respinta dal leader russo.
La Grande Armata di Napoleone attraversò la Russia con 450.000 a 650.000 soldati, ma a metà dell'inverno l'esercito fu ridotto a circa 100.000 e iniziò la ritirata in Francia. L'invasione ha portato la Russia ad unirsi con Austria, Svezia e Prussia per combattere contro Napoleone, portando alla cattura di Parigi stessa.