La Mayo Clinic avverte che la tossicità della vitamina D provoca ipercalcemia, un accumulo di calcio nel sangue che provoca nausea, scarso appetito e vomito. Altri sintomi di sovradosaggio da vitamina D sono debolezza, minzione frequente e problemi ai reni.
La tossicità della vitamina D, nota come ipervitaminosi D, si verifica quando le persone assumono più di 50.000 unità internazionali di vitamina D al giorno per più di sei mesi. L'assegno dietetico raccomandato dalla Mayo Clinic è di 600 UI al giorno, ma sottolineano anche che il sovradosaggio è relativamente raro. Si verifica principalmente tra le persone che usano integratori di vitamina D, ma la tossicità è rara anche allora. Tuttavia, la Mayo Clinic avvisa che il fattore di rischio è più alto per le persone che già soffrono di problemi al fegato o ai reni.
La vitamina D3 è la forma naturale di vitamina D prodotta dal corpo dalla luce solare. WebMD raccomanda la vitamina D3 rispetto alla vitamina D2, sebbene uno studio del 2008 non abbia mostrato differenze evidenti tra i due. La vitamina D3 è anche conosciuta come colecalciferolo. Il National Institutes of Health elenca gli oli di fegato grasso di pesce e carne di pesce come eccellenti fonti alimentari di vitamina D3. Oltre agli integratori, l'NIH raccomanda anche l'esposizione al sole per soddisfare i bisogni di vitamina D, ma avverte che la protezione solare UV-bloccante riduce drasticamente la quantità di vitamina D assorbita.