Il Parlamento britannico emise la proclamazione reale del 1763 come ordine ufficiale che proibiva ai coloni bianchi di rivendicare territorio designato come paese indiano. L'intenzione era di usarla come mezzo per fare pace con le tribù indiane dopo il Guerra francese e indiana. Copriva il territorio a sud della baia di Hudson, esteso in Florida e tutto il territorio ad ovest degli Appalachi.
Il Proclama del 1763 è accreditato definendo il paese indiano in termini legali, servendo da modello per i trattati futuri. Il paese indiano era riservato alle tribù che vivevano tradizionalmente in queste zone. Mentre gli inglesi servivano ufficialmente come amministratori sul territorio, dominava la legge tribale.
La proclamazione consentì anche agli inglesi di diventare ufficialmente amministratori dei territori del Quebec e della Florida nel Nord America e in Canada. Gli inglesi speravano di porre fine agli scontri tra coloni bianchi e popolazioni tribali.
Come parte dei termini della proclamazione, i coloni bianchi che vivevano nel paese indiano dovevano partire. Pionieri e coloni si opposero all'idea che gli inglesi disegnassero confini occidentali per loro. Ciò ha portato alla violazione immediata della proclamazione.
A causa di numerose denunce da pionieri e coloni, i trattati di Fort Stanwix hanno sostituito il proclama, definendo nuovi termini e confini più favorevoli ai coloni bianchi, ma scontri territoriali continuati con tribù indigene per molti decenni.