I due tipi di respirazione sono aerobici e anaerobici, come affermato dalla State University di New York, o SUNY. In biologia, la respirazione cellulare è definita come il processo attraverso il quale le cellule producono energia, o il modo in cui convertono il cibo in energia.
Il fattore decisivo per stabilire se una cellula utilizza la respirazione aerobica o anaerobica è la quantità di ossigeno disponibile nella cellula. Quando c'è poco o nessun ossigeno, una cellula produrrà energia usando la respirazione anaerobica. Quando l'ossigeno è abbondante, viene utilizzata la respirazione aerobica.
Secondo la Royal Society of Chemistry, le quattro fasi della respirazione aerobica sono la glicolisi, la reazione di collegamento, il ciclo di Krebs e la fosforilazione ossidativa. L'ossigeno reagisce con il glucosio per creare acqua, anidride carbonica ed energia, nota anche come adenosina trifosfato o ATP. Il corpo dispone facilmente di anidride carbonica e acqua, lasciando solo energia. Durante la respirazione aerobica, vengono create 38 molecole di ATP, molto più che nella respirazione anaerobica. Quando una persona fa qualsiasi tipo di attività cardiovascolare, il suo corpo usa la respirazione aerobica per ottenere energia.
Nella respirazione anaerobica, poiché non c'è ossigeno a reagire con il glucosio, non c'è rilascio di acqua o di anidride carbonica. Invece, i sottoprodotti sono acido lattico e ATP, o energia. Il corpo ha un tempo molto più difficile nel rilasciare acido lattico rispetto al biossido di carbonio e all'acqua. L'accumulo di troppo acido lattico può causare crampi muscolari. Ci sono anche meno molecole di ATP create durante la respirazione anaerobica, due molecole rispetto alle 38 con respirazione aerobica.