La costruzione della parte occidentale della prima ferrovia transcontinentale, così come delle successive ferrovie occidentali alla fine del 1800, si basava principalmente sugli immigrati cinesi. Comprendevano oltre il 90% della forza lavoro totale. Durante questa era, gli immigrati cinesi, per la maggior parte uomini, hanno assunto incarichi come riciclatori, cuochi e fornitori di assistenza all'infanzia in comunità di frontiera di nuova costituzione e hanno dato un notevole contributo ai settori delle imprese e dell'agricoltura in Occidente.
Spinti dalla prospettiva di oro e prosperità per i loro familiari a casa, gli immigranti cinesi arrivarono a migliaia verso la metà del 1800, servendo come manovali per le compagnie minerarie americane o lavorando per conto proprio. Hanno spinto lo sviluppo economico della California stabilendo alcune delle prime attività commerciali occidentali e trasformando vaste distese di paludi californiane in terreni agricoli redditizi. Il loro ingresso nel settore dei servizi ha rappresentato un vantaggio per i lavoratori che vivevano dove le donne avevano una presenza limitata.
Dopo la guerra civile, i proprietari di fabbriche in California hanno portato immigrati cinesi per tenere il passo con la crescente domanda da parte di una popolazione in espansione. Gli operai delle fabbriche cinesi hanno contribuito a sostenere il successo del settore industriale leggero in forte espansione producendo in modo efficiente beni di consumo ad alta richiesta, dai sigari e gli abbinamenti alle calzature e all'abbigliamento. Gli immigrati cinesi possedevano e gestivano anche numerose aziende e negozi popolari, come ristoranti e teatri. Il fascino unico della Chinatown di San Francisco ha anche stimolato il turismo, dimostrando una preziosa fonte di reddito per la città.