Sebbene il governo cinese abbia dichiarato che le misurazioni delle precipitazioni sono state registrate già 3000 anni fa durante la dinastia Chou, il primo strumento progettato specificamente per raccogliere e misurare le precipitazioni è stato inventato dal figlio del re Sejong, il futuro re Munjong, in Corea nel 1400. Il re Sejong desiderava migliorare la tecnologia usata nell'agricoltura coreana, e in quel periodo furono registrati alcuni dei record di precipitazioni meglio conservati. Il pluviometro di nuova invenzione, chiamato cheugugi, è stato inviato nei villaggi provinciali coreani per misurare le precipitazioni come un indicatore dei potenziali raccolti degli agricoltori e ha servito come base per determinare le aliquote fiscali locali.
Prima dell'invenzione dei cheugugi, la pioggia nel regno di Re Sejong veniva misurata determinando la profondità dell'acqua piovana nelle pozzanghere. Questo metodo primitivo, tuttavia, non forniva letture accurate a causa delle differenze nei tassi di assorbimento tra i vari tipi di terreno. Per correggere questi errori, King Sejong incaricò l'istituto di ricerca del regno, il Gwansanggam, con il compito di creare un dispositivo in grado di effettuare letture accurate e di sviluppare un sistema di misurazione standardizzato. Dopo che furono creati i cheugugi e il sistema di misurazione, il re ordinò ai suoi governatori provinciali nominati di installare il dispositivo in ciascuno dei cortili degli uffici. Inoltre, è stato loro ordinato di rimanere personalmente responsabili della misurazione e della registrazione delle letture delle precipitazioni.
I primi cheugugis erano fatti di ferro, ma le versioni successive furono costruite da ceramica o rame. Il dispositivo è di forma cilindrica ed è supportato da una base in pietra esaedro. L'altezza ragionevole del cheugugi assicura che l'acqua spruzzata addizionale non possa fluire in essa.